L’avvocatura del futuro? Sempre più specializzata.
Ne parliamo con William Castagnotto, avvocato e consulente legale, che attualmente guida la sede WI LEGAL di Trieste.
William Castagnotto, a capo della sede WI LEGAL di Trieste, ha maturato una particolare esperienza nel contenzioso, in materia di agenzia, trasporto e di contratti di appalto e fornitura di servizi, retail e commercio. Già presidente di Aiga Padova (l’associazione italiana dei giovani avvocati), è attualmente presidente della commissione nazionale per la formazione.
Trieste: nuove opportunità in arrivo
“A Trieste ‒ spiega l’avvocato Castagnotto ‒ abbiamo una forte vocazione sui temi logistica e trasporti (terrestri e marittimi), commercio e turismo. Abbiamo aperto uno studio estremamente verticale, che segue l’impostazione di WI LEGAL: per ogni necessità e per ogni tematica c’è un professionista di riferimento”.
“Il nostro modello segue, del resto, quello che per noi è il modello dell’avvocatura contemporanea: oggi le aziende e i cittadini non dicono più “vado dall’avvocato”. La figura dell’avvocato di fiducia, che si occupa di tutto, appartiene al passato. Il tessuto imprenditoriale e la società civile richiedono professionisti specializzati nei vari ambiti”.
“Ci sono il giuslavorista, il fiscalista, l’amministrativista, il penalista d’impresa. Ma anche i cittadini stanno assumendo la consapevolezza che è necessario rivolgersi a un’avvocatura specializzata. E si tratta di un processo irreversibile, che porterà benefici ad aziende e cittadini: solo un avvocato preparato e formato in un determinato ambito può garantire l’effettiva tutela dei diritti e degli interessi del proprio assistito”.
Un mondo del lavoro sempre più a misura d’uomo
Parallelamente, anche nel mondo del lavoro si sta facendo spazio un cambiamento profondo, che in molti già chiamano “new way of working”. “L’esigenza c’è sempre stata ‒ precisa William Castagnotto ‒ ma le nuovi generazioni hanno avuto la capacità, e l’opportunità, di sollevare questioni che tutti avevano sempre avvertito come urgenti, pur senza riuscire a metterle al centro del dibattito”.
“La pandemia in questo è stata “disruptive”. Nella gestione delle risorse umane sono diventati temi quotidiani alcuni argomenti che prima del 2020 erano tabù. Penso ad esempio allo smart working, forme di orario flessibili, settimana corta, politiche inclusive, corsi di formazione e digitalizzazione”.
“Penso inoltre alla maturazione di nuove priorità tra le nuove generazioni, come l’importanza del bilanciamento casa-lavoro, la remunerazione dignitosa, la serenità dell’ambiente lavorativo: si tratta di caratteristiche del lavoro e sensibilità che qualsiasi azienda deve necessariamente considerare se vuole essere attrattiva nei confronti di nuovi lavoratori e se vuole trattenere le migliori risorse”.
L’avvocato del lavoro: una figura sempre più complessa
In questo contesto, sta naturalmente evolvendo anche la figura dell’avvocato del lavoro. “La preparazione tecnica sugli istituti normativi ‒ chiosa Castagnotto ‒ non basta più. Ci è richiesta una competenza e una sinergia multidisciplinare, anche con altri professionisti”.
“Penso ad esempio, ai temi della digitalizzazione, alle politiche di welfare, alla tutela dei dati e della privacy, agli expat e all’immigrazione, alla sostenibilità: sono tutte materie che richiedono competenze che vanno oltre il diritto del lavoro classico e che richiedono spesso la sinergia con altri professionisti”.